Agathos (Carlo Franzoso) è il fondatore dello Spazialismo Transgeometrico, un movimento artistico che indaga l’inscindibilità tra soggetto e spazio, sviluppato insieme a Vincenzo Sardiello e sostenuto da critici come Gian Ruggero Manzoni e Vittorio Sgarbi. Le sue opere hanno ottenuto un riconoscimento internazionale (premiato primo artista al mondo al salone internazionale dell’Arte a Cannes nel 2013 e successiva esposizione al Museo del Louvre a Parigi e al Museo L. Da Vinci a Milano) grazie a collaborazioni con istituzioni prestigiose, come l’Universitat Oberta de Catalunya e i ministeri della cultura e della sanità di Spagna ed Ecuador, che hanno promosso studi sul confronto “terapeutico” tra le sue tele e i mosaici di Antoni Gaudí.
Nel 2015, le sue monografie sono state acquisite da alcuni dei più importanti musei al mondo, tra cui il MOMA, il Getty Museum e il Metropolitan Museum, oltre a istituzioni accademiche come Harvard e la Columbia University. Lo stesso anno ha partecipato a Siena Capitale Italiana della Cultura con una mostra antologica al Palazzo Pubblico, curata da critici di rilievo.
Nel 2016 ha presentato il Manifesto dello Spazialismo Transgeometrico a Firenze, consolidando le basi teoriche del movimento. Le sue opere sono state esposte in sedi prestigiose come il Palazzo Medici Riccardi e la Fortezza Medicea di Montepulciano. Ha inoltre partecipato a eventi come la Festa della Matematica e il Festival del nuovo Rinascimento a Lucca, contribuendo al dialogo tra arte e scienza.
Le sue opere sono esposte permanentemente in musei e spazi pubblici, tra cui il Museo del calcolo Mateureka e il Giardino di Archimede ( a cura del Prof. Enrico Giusti) a Firenze, rendendo accessibile la sua visione artistica a un pubblico diversificato.
In sintesi, il percorso artistico di Agathos si distingue per la profondità concettuale e l’impegno nel coniugare arte, scienza e spiritualità, offrendo una riflessione originale sul rapporto tra l’uomo e l’universo.